Il giardino rappresenta uno spazio in cui possono convivere piante di ogni genere: dagli alberi maestosi ai fiori colorati, passando per arbusti e rampicanti decorativi. Tra gli elementi più apprezzati vi sono senza dubbio quelli che, oltre a garantire un impatto visivo gradevole, riescono a mantenere una presenza costante e un aspetto rigoglioso durante gran parte dell’anno.
Pianta da giardino “miracolosa”
L’alloro è una pianta dal portamento arbustivo, largamente diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, dove cresce spontaneamente e si adatta con facilità anche senza particolari attenzioni. Sebbene talvolta venga sottovalutato, l’alloro è invece molto apprezzato per la sua versatilità, la resistenza alle condizioni climatiche avverse e la capacità di mantenere un aspetto verde e sano anche dopo i mesi estivi.

L’alloro trova largo impiego soprattutto in cucina: le sue foglie aromatiche vengono raccolte fresche e utilizzate come spezia o condimento, sia tritate che intere, per insaporire piatti a base di carne, pesce e zuppe. Oltre all’uso gastronomico, l’alloro è molto apprezzato anche in erboristeria e nella preparazione di rimedi della medicina tradizionale, grazie alle sue numerose proprietà benefiche.
Più della metà di chi possiede un giardino ricerca piante che offrano una vegetazione sempreverde, e l’alloro si inserisce perfettamente in questa categoria: si comporta come un arbusto vigoroso, capace di fiorire in specifici periodi dell’anno e di mantenere vitalità e colore durante tutte le stagioni.
Utilizzi dell’alloro
Il nome scientifico della pianta, Laurus Nobilis, richiama le sue antiche origini latine e testimonia l’importanza che l’alloro aveva già presso le civiltà del passato. Greci e Romani, infatti, lo utilizzavano non solo come ingrediente in cucina e nelle insalate, ma anche come simbolo di gloria e prestigio.

La corona di alloro, composta dalle sue foglie lucide e profumate, è ancora oggi emblema di successo e traguardi raggiunti: viene tradizionalmente donata, ad esempio, ai neolaureati, a testimonianza di un risultato di eccellenza. Questo simbolismo è profondamente radicato nella cultura italiana e occidentale.
Le foglie di alloro, particolarmente aromatiche quando vengono spezzate, sono spesso utilizzate anche per la preparazione di infusi e decotti. Ricche di antiossidanti e minerali, favoriscono la digestione, contribuiscono al benessere intestinale e possono aiutare a regolare la pressione sanguigna, risultando utili soprattutto per chi soffre di ipertensione.
Coltivazione e cura
L’alloro è una pianta di facile coltivazione, che può essere propagata sia da seme sia, più semplicemente e rapidamente, tramite talea. Predilige un terreno moderatamente fertile, arricchito con compost o altri materiali organici naturali, come scarti alimentari (gusci d’uovo, bucce di frutta o acqua di cottura delle verdure).

È sufficiente integrare il terreno con compost una volta all’anno, preferibilmente all’inizio della primavera o al momento dell’impianto. L’alloro teme sia la siccità prolungata sia, ancor di più, i ristagni idrici che possono causare indebolimento e marciumi radicali.
La fioritura dell’alloro avviene con l’arrivo della primavera, poche settimane dopo il rialzo delle temperature. La pianta produce piccoli fiori di un vivace giallo, e dalla fine di giugno può sviluppare bacche tondeggianti. Sia i fiori che le bacche sono commestibili e possono essere utilizzati in cucina o per preparazioni erboristiche.
Potatura ed irrigazione
L’alloro è una pianta che richiede poche cure e, se lasciata crescere liberamente, tende a svilupparsi sia in altezza che in larghezza, diventando piuttosto folta. Quando la chioma diventa troppo densa, è consigliabile intervenire con una potatura di sfoltimento, limitandosi a rimuovere i rami più vecchi, legnosi o secchi, senza esagerare nei tagli.

La potatura va considerata come un’operazione di alleggerimento, utile soprattutto per mantenere la pianta sana e favorire la crescita di nuovi germogli. Il periodo migliore per intervenire è tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, prima che le temperature si alzino e la pianta entri in piena attività vegetativa.
Essendo una specie sempreverde, l’alloro continua a crescere anche durante i mesi freddi. In inverno è importante ridurre le irrigazioni, che possono essere diradate fino a tre volte al mese, mentre in estate, quando il caldo si fa intenso, è consigliabile bagnare il terreno almeno una volta a settimana, evitando comunque ristagni d’acqua.